Mi capita molto di frequente di visionare contratti di agenzia in cui, considerando l’ampio intervallo di tempo che intercorre tra il momento in cui l’agente visita i clienti e piazza gli ordini e il momento in cui le sue provvigioni sono liquidabili, la mandante decida di prevedere un anticipo provvigionale.

Questo è importante per l’agente, perchè gli permette di far fronte alle spese che inevitabilmente sostiene per visitare i clienti e fare le offerte. Però in moltissimi casi viene mal configurato a livello di contratto e rischia di creare confusione e aspettative che vengono poi disattese nei fatti.

L’anticipo infatti per definizione prevede un conguaglio, ovvero le parti devono prevedere che con cadenza prefissata e certa si debba confrontare quanto anticipato all’agente con le provvigioni che lui ha effettivamente maturato nel periodo.

E’ fondamentale poi che l’importo dell’anticipo sia in linea con quelle che sono le potenzialità della zona, per non rischiare che l’agente sia costantemente a debito con la mandante. Sarebbe controproducente e rischioso per entrambe le parti!

Bisogna anche essere rigorosi nell’effettuare periodicamente il conguaglio, per determinare con esattezza il contributo previdenziale da versare in Enasarco e anche per non generare false aspettative all’agente che potrebbe considerare l’anticipo alla stregua di un fisso mensile.

Ricordiamo che il fisso mensile è cosa diversa e prevede una somma fissa che si aggiunge alle provvigioni che l’agente matura.

Altra fattispecie ancora è il “minimo garantito“, che è la soglia minima provvigionale riconosciuta all’agente: qualora dovesse invece generare provvigioni superiori, gli verranno riconosciute quest’ultime.

E’ fondamentale poi che anche i documenti contabili siano coerenti e vengano emessi per “anticipo provvigionale”, qualificando correttamente l’importo pagato dalla mandante.

Qualora ci sia coerenza tra tutti questi aspetti, l’orientamento giurisprundenziale si è più volte pronunciato per la restituzione degli anticipi provvigionali, quando si dimostri che l’agente abbia maturato importi provvigionali inferiori rispetto a quanto già pagato dalla mandante.

Avete previsto anche voi un trattamento economico mensile nel vostro mandato? E’ stato configurato correttamente? Parliamone insieme!

 

Dott.ssa Amadio Rosaria