Dopo aver scelto la persona idonea per rappresentare l’azienda mi viene spesso richiesto se, nell’attesa dello svolgimento del corso abilitante per l’esercizio dell’attività di rappresentante, si possa “partire” con un contratto da procacciatore.

No all’utilizzo di contratti che non corrispondano alla realtà.

L’azienda sarebbe esposta ad altissimo rischio !!

Se questa figura andrà di fatto a svolgere l’attività di un agente di commercio, con una propria zona o clienti, provvigioni determinate, stabilità, magari invio cadenzato degli estratti conto…. beh è del tutto irrilevante il nome che le parti abbiano scritto in cima all’accordo siglato.

Ciò che conta non è il nome ma come l’attività si svolga di fatto.

Questo caso è molto frequente e la soluzione che adotto con i clienti è la seguente: studiamo insieme l’attività che la nuova figura deve svolgere, cosa viene ad essa richiesto, il tempo indicativamente necessario di durata del rapporto, la zona ed il compenso.

Da qui configuriamo correttamente il nascituro rapporto senza rischi di ispezione per l’azienda, né di contenzioso.

Vuoi un fac simile di lettera di incarico da NON usare mai se non vuoi correre un altissimo rischio di accertamento Enasarco? 

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